Nuovo Testo Unico IVA: le novità del testo preliminare
Il Testo unico in materia di IVA approvato dal Cdm del 14 luglio, in via preliminare ha carattere compilativo, trasfonde in un unico testo la vigente disciplina relativa all’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) e abroga contestualmente le disposizioni di riferimento.
Il nuovo testo unico, strutturato in XVIII Titoli per complessivi 171 articoli, raccoglie le disposizioni contenute nel d.P.R. n. 633 del 1972 e nel decreto-legge n. 331 del 1993, che disciplinano rispettivamente le operazioni nazionali e intra-unionali, coerentemente alla sistematizzazione della direttiva 2006/112/UE del Consiglio del 28 novembre 2006, relativa al Sistema comune dell'IVA.
Inoltre, raccoglie le disposizioni, presenti in molteplici testi, che, nel corso del tempo, hanno integrato e innovato la disciplina IVA, anche in materia d’arte, antiquariato e collezione.
Nuovo Testo Unico IVA: approvato in via preliminare
Ricordiamo che la Riforma Fiscale, con la legge delega n 111/2023 all'art. 21 comma 1 ha tra i suoi obiettivi, quello di affidare al Governo il compito di adottare i decreti legislativi di riordino delle disposizioni tributarie vigenti, mediante la redazione di testi unici.
Ricordiamo inoltre che, il termine per l’adozione dei menzionati decreti legislativi è stato posticipato al 31 dicembre 2025 (L. 122/2024). Leggi anche: Nuovi Testi Unici: work in progess
Per quanto concerne l’IVA, stando alla bozza circolata e approvata ieri in via preliminare dal Governo, le nuovee norme dovrebbero coniungare:
- il DPR 633/72,
- il Titolo II, capo II del DL 331/93,
- nonché il DLgs. 127/2015.
Le novità dovrebbero riguardare una rinumerazione e una nuova strutturazione delle disposizioni in materia di IVA da rendere tutto l'impianto più organico.
Il nuovo Testo unico vedrà un diverso ordine di collocamento delle disposizioni, prevedendo:
- esame dei soggetti passivi (Titolo III),
- norme che regolano il presupposto oggettivo dell’imposta (Titolo IV),
- luogo delle operazioni (Titolo V),
- fatto generatore e l’esigibilità dell’imposta (Titolo VI),
- base imponibile e le aliquote (Titolo VII),
- esenzioni e la non imponibilità (Titolo IX),
- rivalsa e la detrazione (Titolo X),
- il volume d’affari (Titolo XI),
- obblighi dei soggetti passivi (Titolo XII)
- riscossione, ove sono incluse la liquidazione e i versamenti (Titolo XIII).
Occorre evidenziare che il testo recepisce diverse novità normative inserite in modo organico, sono incluse:
- alcune regole particolari di applicazione delle aliquote ordinarie o ridotte (articolo 35 del testo unico),
- le recenti modifiche che, che in parte riguardavano il Dpr 633/72, quali:
- le nuove regole di territorialità per gli eventi trasmessi in streaming (articolo 19);
- l’uscita dal 1° luglio 2025 delle società quotate al Ftse Mib dal regime dello split payment (articolo 65);
- il regime transfrontaliero di franchigia per i soggetti minori (articoli 158 e seguenti);
- le nuove regole imposte per l’esenzione relativa alle prestazioni di chirurgia estetica (articolo 38).
Di rilievo l'inserimento, con il connesso coordinamento, di tutte le norme dedicate a emissione, trasmissione e conservazione della fattura elettronica ovvero alla memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi ovvero alla predisposizione della dichiarazione precompilata.
Il testo dovrebbe entrate il 1° gennaio 2026 dopo approvazione del Parlamento, pertanto si attendono i passaggi successivi.
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