Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

Resto al sud 2.0: via alle domande

Resto al Sud 2.0 promuove la nascita di nuove iniziative;

  • imprenditoriali, 
  • libero-professionali,
  • e di lavoro autonomo,

nei territori del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La dotazione finanziaria per il 2025 è di 356,4 milioni di euro.

Ricordiamo che la misura è stata istituita dal DL Coesione, leggi anche Autoimpiego e Resto al Sud 2.0: le nuove regole sugli incentivi per i giovani.

La domanda può essere presentata online dal titolare/legale rappresentante dell’iniziativa economica, 

e verrà esaminata, entro 90 giorni, in base all’ordine cronologico di presentazione, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. 

Resto al sud 2.0: beneficiari

L’incentivo è rivolto ai giovani tra i 18 anni compiuti e i 35 anni non ancora compiuti, che sono in una condizione di inattività, inoccupazione o disoccupazione, nonché ai disoccupati del Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) e ai cosiddetti working poor.

Con resto al sud 2.0è possibile avviare nuove iniziative di autoimpiego in tutti i settori economici, ad eccezione del comparto agricolo, della pesca e dell’acquacoltura. 

Resto al sud 2.0: gli aiuti

Resto al sud 2.0 prevede le seguenti agevolazioni:

  • voucher a fondo perduto fino a un importo di 40.000 euro (elevabile a 50.000 euro)
  • contributo del 75% a fondo perduto per programmi di investimento che hanno un importo massimo di 120.000 euro
  • contributo del 70% a fondo perduto per programmi di investimento che hanno un importo compreso tra 120.000 euro e 200.000 euro 

Clicca qui per approfondire le modalità di domanda e tutto ciò che concerne l'agevolazione.

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