Bonus edicole 2025: domande dal 1° luglio

Il Decreto 5 giugno del Dipartimento per l'Editoria reca le regole per gli aiuti alle edicole 2025. Vediamo chi può presentare domanda dal 1° luglio per percepire un contributo fino a 4.000 euro.

Bonus edicole 2025: requisiti per averlo

Il decreto in oggetto prevede che i sensi dell’articolo 1, del DPCM 17 aprile 2025, alle imprese esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste è riconosciuto un contributo, per un importo fino a euro 4.000, pari al 60 per cento delle spese sostenute per IMU, TASI, CUP, TARI, canoni di locazione, servizi di fornitura di energia elettrica, servizi telefonici e di collegamento ad Internet, acquisto o noleggio di registratori di cassa o di registratori telematici, acquisto o noleggio di dispostivi POS e altre spese sostenute per la trasformazione digitale e l’ammodernamento tecnologico, al netto dell’IVA ove prevista.
L’agevolazione è riconosciuta entro il limite di 10 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa.

Bonus edicole 2025: requisiti per averlo

Costituiscono requisiti di ammissione al beneficio di cui all’articolo 1:

  • a) l’esercizio dell’attività di rivendita esclusiva di giornali e riviste, con l’indicazione nel registro delle imprese del codice di classificazione ATECO 47.62.10, relativo al commercio al dettaglio di giornali, periodici e riviste, quale codice di attività primario e/o prevalente;
  • b) non essere sottoposti a procedure di liquidazione volontaria, coatta amministrativa o giudiziale;
  • c) nel caso in cui l’impresa si avvalga di personale alle proprie dipendenze, essere in regola con l’adempimento degli obblighi contributivi e previdenziali

Bonus edicole 2025: il contributo

l contributo è riconosciuto in misura pari al 60 per cento delle spese, al netto dell’IVA ove prevista, sostenute nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2024 con riferimento alle seguenti voci di spesa:

  • a) Imposta municipale unica – IMU;
  • b) Tassa per i servizi indivisibili – TASI;
  • c) Canone unico patrimoniale – CUP;
  • d) Tassa sui rifiuti – TARI;
  • e) Spese per canoni di locazione;
  • f) Spese per i servizi di fornitura di energia elettrica;
  • g) Spese per i servizi telefonici e di collegamento a Internet;
  • h) Spese per l’acquisto o il noleggio di registratori di cassa o registratori telematici e di dispositivi POS.
  • i) Altre spese sostenute per la trasformazione digitale e l’ammodernamento tecnologico.

Nel caso in cui l’edicola abbia garantito l’apertura domenicale in misura non inferiore al 50% del numero complessivo di domeniche in relazione al periodo di apertura, l’importo del contributo è incrementato del 10 per cento, comunque entro il limite di 4.000 euro.

Bonus edicole 2025: presenta la domanda

I soggetti che intendono accedere al contributo di cui al comma 1 del presente articolo presentano apposita domanda, per via telematica, al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso la procedura disponibile nell’area riservata del portale www.impresainungiorno.gov.it.

Le domande in via telematica possono essere presentate dal 1° luglio 2025 (ore 10.00) al 30 luglio 2025 (ore 17.00).
Le domande devono includere apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi degli articoli 38 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, redatta e sottoscritta attraverso la suddetta procedura telematica, attestante:

  • a) il possesso dei requisiti previsti dall’articolo 2;
  • b) le spese, tra quelle indicate all’articolo 3, comma 1, sostenute nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2024;
  • c) nell’ipotesi prevista dal comma 2 dell’articolo 3, di aver garantito, nell’anno 2024, l’apertura per un numero di domeniche in misura non inferiore al 50% del numero complessivo di domeniche in relazione al periodo di apertura;
  • d) gli estremi del conto corrente intestato al beneficiario.

La documentazione attestante le spese sostenute deve essere conservata dai soggetti beneficiari del contributo e resa disponibile su richiesta dell’amministrazione in sede di controllo.